Enzimologia biodinamica
Nuovi orizzonti nelle scienze della salute
Il termine “Biodinamica” fu coniato in termini filosofici da Rudolf Steiner, il padre della cosiddetta “Antroposofia”, concezione del mondo che nei primi anni del ‘900 ebbe importanti riflessi anche nel campo della Medicina e della Scienza in genere. Oggi l’aggettivo “biodinamico” si riferisce invece ai processi naturali che caratterizzano gli organismi viventi e le catene alimentari, processi fondati sull’adattamento alle condizioni esterne in termini di autoregolazione: un “equilibrio naturale” che si basa sulle straordinarie attività dei veri “operai della cellula”, gli enzimi.
Salute e malattia vanno interpretati in questa luce: il corpo umano, come qualsiasi vivente, può guarire resistendo ed opponedosi agli squilibri enzimatici che sostengono le patologie, tutte e nessuna esclusa inquadrabili in termini di “enzimopatie secondarie” a svariate cause, che vanno dalla tossicità di metalli pesanti alla comparsa negli ultimi decenni di migliaia di sostanze chimiche estranee, dalla conversione tumorale alle modi cazioni metaboliche conseguenti ad attacchi virali e microbici, dallo stress ossidativo agli effetti cellulari derivanti dall’ingestione di organismi geneticamente modi cati.
Il Fondatore di questa nuova scienza che prende il nome di “Enzimologia biodinamica” è l’Ing. Pasquale Ferorelli: partendo da studi sulla biologia marina e sul disinquinamento ambientale che risalgono agli anni ’70 del secolo scorso, giunse ad elaborare impianti industriali basati sulla conversione enzimatica sequenziale dell’amido di granturco biologico, ottenendo preparati chiamati Integratori Alimentari Biodinamici (IAB), cardine di quella Terapia Complementare Enzimatica (TCE) che è stata de nita dal Prof. Stefano Lenzi “nuovo paradigma di ogni strategia medica”. Una simile rivoluzione ha inevitabilmente generato resistenze in un mondo dominato da colossali interessi economici ma la verità ha un grande vantaggio: prima o poi viene a galla, cone le evidenze cliniche e sperimentali che ormai fanno di questa nuova scienza, nata e sviluppata in Italia, una direttrice seguita con crescente interesse anche a livello internazionale. Quanto segue è ricavato da testi dello stesso Ing. Ferorelli, che ringraziamo per l’autorizzazione all’utilizzo.