Esperienze svolte dal Dott. Pasquale Longobardi nella terapia iperbarica e subacquea
L’immersione è una disciplina diffusain tutto il mondo che permette tuttora di esplorare un mondo straordinario. E’ una disciplina che sottopone l’uomo a condizioni fisiologiche con stress fisici come ad esempio la pinneggiata, soprattutto se in controcorrente; lo stress termico (correlato alla temperatura percepita) e la decompressione necessaria per eliminare il gas inerte accumulato in immersione. Prendendo in considerazione lo sforzo fisico, il consumo energetico termoregolatorio e considerando dei parametri antropometrici medi, il subacqueo è soggetto ad un dispendio di energie pari a circa 500Kcal/h, collocando questa disciplina alla stregua di sport agonistici come ciclismo e corsa.
I subacquei respirano miscele con diversa pressione parziale di gas inerte (azoto, elio) e di ossigeno. L’azoto, come indicato dalla legge di Henry, con l’aumentare della pressione entra in soluzione nel sangue e durante la fase di rie- mersione ritorna allo stato gassoso, liberandosi dai nostri tessuti per essere espulso. Ciò deter- mina la possibilità di innesco di piccole bolle di gas, definite emboli che danneggiano la parete endoteliale, causando la formazione di mediatori della infiammazione (inflammasoni, citochine, chemiochine). Questi possono causare la Patologia da Decompressione (PDD) specialmente in un subacqueo con scarsa forma fisica, acidosi, disidratazione.
L’ossigeno è utilizzato, dalle nostre cellule, per ottenere energia metabolica sotto forma di ATP, permettendo all’organismo di rispondere alle necessità ed ai fabbisogni quotidiani. A pressioni parziali superiori a 1,3 bar può insorgere la tossicità da ossigeno descritta, alla fine del 1800, dal ricercatore Paul Bert. Egli individuò nelle specie reattive dell’ossigeno (ROS) i colpevoli che sfociano nello stress ossidativo e nella neurotossicità con l’alterazione delle strutture cellulari. L’ossigeno inspirato, a pressioni elevate, tende a formare anioni superossido, radicali ossidrilici e perossido di idrogeno in quantità superiore a quanto possa essere neutralizzato dal nostro organismo. Questa problematica è rilevante nella subacquea avanzata dove si utilizzi l’aria arricchita in ossigeno (“nitrox”) e nella subacquea tecnica dove si respirano miscele di ossigeno, elio, azoto (“trimix”) con una erroneamente elevata pressione parziale di ossigeno.
E’ stato dimostrato sperimentalmente che l’assunzione degli Integratori Alimentari Biodinamici (IAB) rappresenta una strategia particolarmente efficace nel migliorare le performances del subacqueo e, in generale, lo stato di salute dei pazienti sottoposti a ossigenoterapia iperbarica. L’efficacia è come antiossidante, supporto energetico e prevenzione delle complicanze cardiovascolari. Il meccanismo di azione è la modulazione dell’attività enzi- matica, permettendo alla cellula di superare stress fisici, metabolici importanti e prevenendo complicanze cardiovascolari.
A livello energetico trovano ampio utilizzo i prodotti della Ditta Citozeatec: Citovigor (energia pronta, immediata) ed Ergozym Plus (energia di lunga durata) che migliorano la risposta cellulare in condizioni poco ottimali, grazie a substrati in grado di coordinare gli enzimi chiave dei processi metabolici. Citozym contiene una vasta gamma di attivatori enzimatici. Propulzym è un alcalinizzante a elevata penetrazione tissutale, in grado di combattere sia lo stress ossidativo che problematiche cardiovascolari. Mineral P-450 è organizzato in coenzimi (cationi) e cofattori (anioni) per la conversione e la neutralizzazione di eventuali radicali liberi.
Si propone al subacqueo un protocollo da seguire per poter migliorare il benessere e la sicurezza della immersione.
Protocollo per immersioni occasionali e profili di immersione impegnativi:
● 1 Stick di Ergozym Plus a colazione;
● 1 Stick di Ergozym Plus 20 minuti prima dell’immersione;
● 1 Stick di Citovigor dopo l’immersione e durante eventuali intervalli di superficie, se si effettuano immersioni multiple.
Per migliorare l’eliminazione del gas inerte residuo nell’intervallo post immersione si consiglia:
● 20 mL di Citozym con 1 Stick di Propulzym sciolti in 500 mL d’acqua da bere, terminata l’immersione, durante l’arco della giornata.
Per immersioni effettuate all’estero si suggerisce l’utilizzo preventivo e giornaliero di 1 Stick di Probiotic P-450 (assunto la mattina prima di colazione).
Per preparare l’organismo a rispondere alle condizioni fisiologiche impegnative (immersioni multiday, ripetitive, profonde, con mi- scele respiratorie che abbiano una pressione parziale dell’ossigeno superiore a 3,16 bar, in condizioni di freddo percepito, intensa attività fisica) è consigliabile seguire periodicamente, durante il mese che precede le immersioni, il seguente protocollo:
Primi 4 giorni
● 10 ml di Citozym al mattino prima di colazione;
● 1 Stick di Ergozym Plus al mattino a colazione;
● 10 mL di Citozym alla sera prima di coricarsi.
Giorni successivi
● 10 mL di Citozym al mattino prima di colazione;
● 1 Stick di Ergozym Plus al mattino a colazione;
● 1 Stick di Mineral P-450 dopo colazione;
● 20 mL di Citozym con 1⁄2 Stick di Propulzym diluiti in un bicchiere d’acqua da bere alla sera prima di coricarsi.
Nota:
I prodotti Citozeatec sono elaborati da enzimi specifici (substrati) simili a quelli della cellula umana. Le alterazioni enzimatiche portano a numerose malattie come scoperto, nel 1926, dallo scienziato J.B. Sumner. Infatti, la cellula necessita di energia fornita dai suoi substrati e non da altri catalizzatori enzimatici che possano modificare la struttura genetica e successivamente la trascrizione amminoacidica della catena polipeptidica corrispondente.
