CIÒ CHE È IMPOSSIBILE PER GLI UOMINI È POSSIBILE PER GLI ENZIMI

NEL PUR VASTO E MULTIFORME PANORAMA DELLE PATOLOGIE SOTTO RIPORTATE,
TRATTATE TUTTE CON COMPONENTI ENZIMATICI, CITOZEATEC OTTIENE IL POSSIBILE DALL’IMPOSSIBILE

"I bambini sono cuccioli che vanno protetti"

Ustione di 3° grado: bambino di 3 anni cade sui carboni ardenti.

Durante una gita in montagna, un bambino di 3 anni, giocando per i campi, cade nel fuoco attivo da carbone e legna.
Il bimbo cercava con le manine di liberarsi dalla morsa del fuoco, ustionandosele. I genitori nell’udire il bambino piangere accorrevano verso di lui.
Il padre libera il piccolo dal fuoco e corrono verso il primo pronto soccorso dove i medici diagnosticano ustione di III° grado. Dopo il trattamento ospedaliero il bimbo non smette di piangere.
I medici spiegano che il trattamento implica la sostituzione del bendaggio ogni 24 ore con sofferenze per il bambino e quindi va fatto uso di antidolorifici.
I genitori presi dallo sconforto si rivolgono ad un dermatologo da cui ricevono la medesima risposta dell’ospedale; durante la medicazione, il trattamento provocava sofferenze, specie durante la sostituzione delle bende.
I genitori su consiglio di un medico, conoscitore dei prodotti di Citozeatec, utilizzano immediatamente il Citozym da applicare sulle lesioni.
Con l’utilizzo del Citozym sono scomparse immediatamente tutte le sofferenze. Da quanto segnalato dai medici questo tipo di ustioni provocano molte infezioni, setticemia compresa. In particolare la pelle risulta annerita, fredda e secca, per la distruzione delle terminazioni nervose, richiede tempi lunghi per la guarigione lasciando cicatrici permanenti.
Alla visita medica, dopo l’utilizzo dei prodotti di Citozeatec, la guarigione è risultata completa: i tessuti sono omogenei, la pelle ha assunto quel grado di lucentezza, segno che lo stato germinativo enzimatico è stato attivato, le analisi microbiologiche hanno dato esito negativo e l’area colpita risulta di un colore rosaceo, legato alla presenza degli acidi nucleici.

Trattamento:

  • Disinfezione della lesione con Citozym puro ed applicazione di bende imbevute con il prodotto due volte/die;
  • 10 ml di Citozym assunti per bocca durante la giornata.
27 Agosto 2022 - Condizione iniziale.
In questa fase i dolori sono molto forti per il gonfiore e distacco dei tessuti.
Dopo 5 giorni di trattamento.
Dopo 15 giorni di trattamento.
Dopo 25 giorni di trattamento.
Il bambino risponde perfettamente al protocollo.
L'area colpita mostra evidente riepitelizzazione.
Dopo 35 giorni di trattamento.
le profonde lesioni sono praticamente risolte con il solo trattamento Citozeatec.

Per tutto il trattamento sono stati utilizzati solo i prodotti Citozeatec.
La durata del trattamento è stata di 35 giorni. Mattia, il padre, ringrazia Citozeatec perché è solo merito delle componenti enzimatiche se oggi suo figlio ha superato il trauma senza conseguenze infettive, lesioni permanenti etc.

Il caso di Clizia – trauma dito bimba di anni 2

Aprile 2017: trauma del dito indice della mano destra di Clizia, anni 2.
Maggio 2017: dopo aver visitato numerosi ospedali, anche esteri, ad ultimo il San Gerardo di Monza (FOTO), i medici non proponevano alcuna soluzione.

Fine giugno 2017: un amico medico dei genitori consigliava l’utilizzo dei prodotti Citozeatec.
10 luglio 2017: si evince la rigenerazione della falange, della mobilità nervosa del dito e una spiccata sensibilità dello strato corneale (Foto).

Le cellule (cheratinociti) risalgono gradualmente verso la superficie, durante tale migrazione riempiono i componenti nervosi: peli, unghie, ecc.
Fine luglio 2017: il dito si era rigenerato oltre l’80% e i medici non si spiegavano questi risultati.
Il trattamento è continuato per tutto il 2017 ed oggi prosegue con dosaggi inferiori.
Marzo 2018: mano destra con dito rigenerato.
Marzo 2018: mano destra con dito rigenerato.

Mano destra a confronto con la mano sinistra.

Inviato: martedì 26 settembre 2017 20:04 

A: p.ferorelli@citozeatec.it

Oggetto: Il dito di nostra figlia Clizia prima e dopo l’amputazione

Egregio Dott. Ferorelli,

Con enorme piacere sono ad inviarle le foto del dito di nostra figlia Clizia a cui abbiamo fatto osservare il protocollo da lei consigliato in seguito all’amputazione della falange del dito indice della mano destra. Invero siamo stati molto scrupolosi nel somministrarle quotidianamente così come da sue indicazioni l’integratore Citozym sia al mattino nel biberon, oltre alla crema Dermozym applicandola direttamente sulla ferita aperta, sia a sera quando le somministravamo il Citozym associato all’altro integratore alimentare Ergozym.

Come potrà notare il dito di nostra figlia è cresciuto sino ad equiparare la lunghezza dell’indice della mano sinistra. IL RISULTATO E’ MAGNIFICO!!!

Egregio Dott. Ferorelli ho anche il piacere di informarla che la bambina è cresciuta tantissimo fisicamente!!!! […]

Immensamente Grazie Grazie Grazie Dott. Ferorelli a nome mio, di mia moglie e di tutti i nonni! […]

I ringraziamenti via email dell’Avv. Gennaro Gisonna, padre di Clizia.

Dalla nostra pagina ufficiale di Facebook:
L’Avv. Gennaro Gisonna, padre della piccola Clizia, ringrazia pubblicamente per il protocollo risolutivo.

Rigenerazione di un dito schiacciato da lastra di marmo

13 AGOSTO 2022.

Trauma da compressione violenta per caduta lastra di marmo, sulla mano, con coinvolgimento del legamento radio-carpico palmare e il grande osso della mano destra, al pronto soccorso proponevano il taglio dei tessuti, onde evitare la propagazione di eventuali infezioni.

Lato superiore della mano destra: con il cessare della circolazione il sangue si deposita nelle regioni dei vasi del derma, facendo comparire nella cute una colorazione rosso vinosa.
L’autolisi all’interno del sistema circolatorio, che potrebbe provocare dei severi danni progressivi, deve essere assolutamente disattivata con prodotti bioenzimatici.
Citozym stabilizza la funzionalità degli enzimi e quindi il coordinamento della sintesi dei nuovi tessuti, garantendo l’omeostasi ancestrale degli organi.

Il legamento ulnico-carpico palmare, fascetto cilindroide dalla base del processo stiloideo dell’ulna e dal margine anteriore del disco articolare, viene coinvolto dal blocco circolatorio del sangue causato dallo schiacciamento e dalle microlesioni interiori.

Vascolarizzazione sanguifera di un osso lungo. Si noti la differenza nella vascolarizzazione della diafisi, metafisi e epifisi e le connessioni con i vasi periostali, endostali, muscolari e periarticolari.

15 SETTEMBRE 2022.

Questa foto evidenzia il coinvolgimento sia dei cicli di demolizione degli enzimi lisosomiali sia la sintesi dei nuovi tessuti (ciclo della fosforilazione).

20 SETTEMBRE 2022.

Continua la rigenerazione dei tessuti in modo omogeneo, non si rilevano né infezioni né processi infiammatori, segno del coordinamento omeostatico.

10  OTTOBRE 2022.

Le proteine contengono segnali che determinano la loro destinazione definitiva, la sintesi di tutte le proteine,eccetto quelle codificate dai mitocondri e dei cloroplasti, inizia su ribosomi liberi del citosol.

28 OTTOBRE 2022.

Come si evince, le proteine contengono segnali che determinano la loro destinazione definitiva, la sintesi di tutte le proteine, codificate dai ribosomi liberi del citosol.

15 NOVEMBRE 2022.

Le proteine sintetizzate da enzimi specifici vengono prelevate dal reticolo endoplasmatico, modellate dai dittiosomi dell’apparato del Golgi, sia come classi e sia come specificità.

Pollice tranciato di netto da falce durante il lavoro nei campi

Caso seguito dalla Dott.ssa Gabriella Munari (Studio di Padova). Paziente di 60 anni, contadino, durante il consueto lavoro di mietitura ha avuto un incidente con la falce, che gli ha tranciato di netto il pollice della mano destra.
In data 03-08-2020, preoccupato e senza speranze si è presentato dalla Dott.ssa Munari, per trovare una soluzione diversa da quella prospettata in ospedale: amputazione della falange.

La Dott.ssa Munari, conoscendo le potenzialità dei prodotti Citozeatec ed i precedenti casi clinici risolti dai suoi colleghi, consigliava al paziente di provare il seguente protocollo:

  • USO TOPICO: Immersione del dito in Citozym puro, successivamente ricoperto con garza imbevuta nel prodotto, con utilizzo di cappuccio per il contenimento;
  • USO ORALE: 50ml/die di Citozym distribuiti nell’arco delle 24 ore. 1 stick di Ergozym Plus a colazione.

A distanza di 10 GIORNI si osservava che le cellule (Cheratinociti) risalivano gradualmente verso la superficie e durante la migrazione riempivano le componenti nervose e connettivali. Infatti, come evidenziato nella foto, il colore roseo del derma indica una rigenerazione dei tessuti zonali.

Dalla foto si osserva la rigenerazione dei tessuti della falange con assenza di tessuto di granulazione e ricostituzione delle formazioni connettivali.

Durante il trattamento, non è stato fatto uso di nessun antibiotico.

La foto evidenzia una netta riepitelizzazione.

In data 04-09-2020, si osserva, dopo 5 settimane di trattamento, la completa rigenerazione della falange.

Polpastrello strappato da morso di cane

Caso seguito dal Dr. Carlo Alberto Zaccagna (Ambulatorio Moncalieri, TO).
Paziente di 70 anni, professione medico, nel tentativo di separare il suo cane mentre si azzuffava con un suo simile, veniva morsicato al 3° dito della mano destra, riportando la totale amputazione del polpastrello.

Suturazione del pezzo ablato (raccattato sul selciato), su specifica richiesta del paziente.

Data la comparsa di infezione, il giorno successivo, viene rimossa la parte precedentemente suturata e inizia il trattamento con Citozym:

  • USO TOPICO: immersione del dito nel prodotto puro per diverse ore al giorno;
  • USO ORALE: 50 ml/die distribuiti nelle 24 ore.
Dalla foto appare evidente la totale guarigione avvenuta in 4 settimane.
* Notare il ripristino delle impronte digitali.

Trauma con una motosega

Caso seguito dal Dr. Carlo Alberto Zaccagna (Ambulatorio Moncalieri, TO).

Uomo (56 anni), incidente con una motosega.

Ferita molto complessa con taglio profondo in cui sono stati coinvolti: muscolo flessore, tendini, struttura nervosa e sistema vascolare.
Trattamento con Citozym:

  • USO TOPICO: applicato direttamente sulla ferita;
  • USO ORALE: 60 ml (mattino, mezzogiorno e sera). 1 stick di Ergozym Plus al mattino.
Cicatrizzazione della ferita con minima presenza di tessuto di granulazione e ricostruzione delle formazioni tendinee e connettivali.
Cicatrizzazione della ferita con minima presenza di tessuto di granulazione e ricostruzione delle formazioni tendinee e connettivali.

Rigenerazione assonale

Ricerca a cura del Prof. Simone Beninati.

Laboratorio di Citologia, Istologia e Oncologia Sperimentale. Dipartimento di Biologia Università di Roma Tor Vergata.

I traumi al midollo spinale hanno l'attenzione della ricerca medica da anni ma, finora, i trattamenti sviluppati hanno avuto scarso successo.

Al momento della lesione del midollo spinale, gli assoni sono danneggiati e gli oligodendrociti (le cellule che formano lo strato mielinico intorno agli assoni) cominciano a morire.

L’area necrotica del midollo spinale viene gradualmente riassorbita e sostituita da tessuto cicatriziale, cisti o cavità. La formazione di cicatrici gliali aiutano a ripulire i detriti e tamponare il sito primario della lesione. Il sito di lesione acuta risulterà ricco di detriti di mielina e di oligodendrociti che inibiscono la ricrescita assonale.

L’assone, così esposto all’esterno, degenera; la connessione tra i neuroni è quindi interrotta e il flusso di informazioni tra cervello e midollo spinale risulta bloccato.

PROGETTO SPERIMENTALE

L’ipotesi di lavoro è stata quella di poter costruire una matrice con maglie di larghezza regolabile, che possa permettere agli assoni di essere guidati verso la porzione distale e quindi fondersi con essa rigenerando la conduzione neuronale.

MIX

Gli assoni sono stimolati a crescere e ad invadere la struttura per mezzo di una miscela contenente Citozym ed Ergozym Plus (Citozeatec, Peschiera Borromeo, MI).

Il protocollo sperimentale, applicato sul topo, include la sezione completa del midollo spinale e l’applicazione della miscela comprendente Citozym e Ergozym Plus.

La figura illustra la procedura di inoculo del mix (comprendente Citozym e Ergozym Plus) al midollo spinale dopo sezione completa nel topo.

Saldatura della sezione di midollo spinale resecato.

Carcinoma mammario
caso svizzero 1

Sig.ra di Nazionalità Svizzera affetta da carcinoma mammario bilaterale IV° stadio, mastectomia radicale seno sinistro, metastatizzata e mancata risposta al farmaco, viene inviata al Dott. Manfred Doepp per il trattamento con prodotti enzimatici Citozeatec.

Foto N°1 - 21-01-2019.
Foto N° 2 - 30-02-2019.

Trattamento:
Citozym, Ergozym Plus Probiotic P-450, Mineral P-450
Come si evince dalla foto è immediata la risposta positiva al trattamento.

Foto N°3 - 28-03-2019.

Si continua il trattamento con prodotti Citozeatec:
Citozym, Ergozym Plus. Probiotic P-450, Mineral P-450 crema Dermozym.

Ulteriori miglioramenti si rilevano a livello fisico con riduzione dell’ infiammazione in ambo i seni.

Foto N° 4 - 15-04 2019.

Come si evince dalla foto il seno sinistro mostra notevole perdita della massa tumorale e dell’ infiammazione.

Foto N°5 - 20-05-2019.

La malattia era presente anche nella mammella destra, in quanto gli enzimi specifici del cancro possono sintetizzare una nuova malattia in organi differenti. I componenti enzimatici di Citozeatec discriminano, quindi, gli enzimi del cancro (disattivazione enzimatica delle cellule tumorali e potenziamento degli enzimi delle cellule sane).

Foto N° 6 - 26-06-2019.

Gli enzimi specifici, proteggono i propri tessuti: trasformano cataboliti, sostanze tossiche e digeriscono sostanze estranee in energia riutilizzabile.

Carcinoma mammario
caso tedesco

Sgr.ra di nazionalità tedesca affetta da carcinoma mammario IV° stadio al seno destro con diffuse metastasi e mancata risposta al farmaco. Viene inviata al Dott. Manfred Doepp per il trattamento con prodotti enzimatici Citozeatec.

Foto N°1 - 27-05-2020.
Foto N°2 - 03-06-2020.
Foto N°3 - 20-06-2020.
Foto N°4 - 02-07-2020.
Foto N°5 - 09-07-2020.

Come si evince dalla foto c’è una notevole riduzione della massa tumorale.
Trattamento:
Citozym, uso orale e uso locale sulla massa tumorale.

Foto N°6 - 28-07-2020.

Si nota un’ulteriore riduzione della massa tumorale.

Carcinoma mammario
caso svizzero 2

Carcinoma mammario, IV stadio, in stato di putrefazione con metastasi.
Il protocollo è stato gestito dai medici di Zurigo ed è iniziato a novembre 2018.

 

 

Foto N°1 - Novembre 2018.
Foto N°2 - inizio dicembre 2018.
Foto N°3 - fine dicembre 2018.
Foto N°4 - fine gennaio 2019.
Foto N°6 - fine gennaio 2019.

Miglioramento dei marker tumorali (CEA, Carcinoembryonic antigen; CA 15-3, Cancer Antigen 15-3).
La situazione è attualmente in miglioramento ed è stata osservata rigenerazione tissutale.

Carcinoma mammario
caso canadese

Paziente canadese con diagnosi di tumore al seno (HER2/neu), con metastasi ai linfonodi.
Sottoposta a mastectomia parziale e all’asportazione di 15 linfonodi sentinelle.
6 mesi di chemioterapia [3 di FEC (Fluorouracile, Epirubicina, Ciclofosfamide), 3 di Taxotere].
La cura doveva proseguire con il trattamento per 5 anni, di Tamoxifene.

Dopo 4 mesi, decide di sospendere il trattamento per numerosi e gravi effetti collaterali.

Durante e dopo il trattamento con la chemioterapia.

La paziente viene a conoscenza delle terapie basate sui prodotti biodinamici di Citozeatec e decide di seguire il protocollo specifico per 18-20 mesi.

Referto del 18/09/2012.
Referto del 20/09/2012.
Come si evince dai referti c'è stata una remissione totale della malattia.

Questo è quello che scrive:

“Adesso ho finalmente ottenuto la guarigione totale e posso guardare a un futuro migliore di cui ne avevo perse la speranza. A chiunque soffre di una patologia grave come o diversa dalla mia, raccomando di non fermarsi davanti all’ “ovvietà” dei percorsi “tradizionali” ma di approfondire la conoscenza di questo tipo di medicina erroneamente definita “l’alternativa” ma che invece può ben definirsi quella originale, naturale e originariamente considerata tradizionale”

La signora, oggi, con suo fratello e sua sorella.

Carcinoma cuoio capelluto

Caso seguito dal Dott. Carlo Alberto Zaccagna (Ambulatorio Moncalieri, TO), da settembre 2013 a maggio 2014.
Uomo (83 anni), con postumi di infezione epatica, affetto da carcinoma al cuoio capelluto, sottoposto presso l’IRCCS di Candiolo (TO) ad ampia asportazione dell’osso parietale.
Dopo 2 mesi di medicazioni ospedaliere viene tentato un trapianto di cute con scarsi risultati.

Il paziente dopo l'operazione.
Stato del paziente dopo il tentativo di trapianto di cute.

Primi giorni di settembre 2013, il paziente inizia il trattamento:
USO TOPICO: medicazioni con Citozym;
USO ORALE: Citozym e Probiotic P-450.
* Non sono stati usati antibiotici.

Stato del paziente a inizio trattamento.
Stato del paziente a fine novembre 2013.
Seconda settimana di dicembre 2013.
Fine dicembre 2013 – inizio febbraio 2014.
20 marzo 2014.
* Si nota il ponte cutaneo che si è formato.
4 aprile 2014.
10 maggio 2014.

Iperplasia prostatica

Valore PSA: 11,27 ng/ml (09-03-2006).

09-03-2006

Inizio trattamento con il protocollo Citozeatec: 12-03-2006.

Durata trattamento: 98 giorni.

Valore PSA: 0,95 ng/ml (16-06-2006).

In data 16-06-2006, come si nota dall'esame clinico, c'è una riduzione del valore PSA.

Adenocarcinoma polmonare con metatastasi epatiche

HUMANITAS GAVAZZENI
UNITA’ FUNZIONALE DI ONCOLOGIAMEDICA
Responsabile: Dott. GIOVANNI LUCA CERESOLI

Diagnosi: adenocarcinoma polmonare, stadio IV, EGFR mutato, in terapia di I linea con gefitinib.

Anamnesi
Paziente di anni 43, non fumatrice; non riferite allergie. Febbraio 2010  è stata sottoposta a:

TC torace mdcmultiple lesioni polmonari bilateralmente con nodulo principale al lobo polmonare superiore destro (25 mm); adenopatie mediastiniche pluristazionali non superiore al cm; adenopatia ilare destra di 18 mm.
TC encefalo mdc: non secondarismi.
TC addome mdc: due lesioni sospette al III e IV segmento; lesione osteolitica al corpo di L3 senza sconfinamento nel canale midollare; lesione osteolitica a L2.
RM rachide in tato: conferma del quadro TC.
Ecografia collo: nodulo di 4 mm al terzo medio lobo destro.
Esami ematici: nella norma.

Dal 9 al 12.04.10 nuovo ricovero per rivalutazione della malattia con evidenza di incremento dimensionale e numerico delle lesioni polmonari e mediastiniche epatiche; comparsa di due lesioni cerebrali (21 e 6 mm); lesioni ossee a carico di D6, D12, L1 con iniziale estensione sia endocanalare sia nei tessuti molli perirachidei della doccia costovertebrale, L2 con effetti compressivi sul sacco.
Non effettuata biopsia fino ad oggi per la volontà della paziente di eseguire una terapia alternativa.

21.04.2010: ricovero in ICH per accertamento compressione midollare epidurale e impostazione bioptico, valutazione RMN del programma terapeutico.

Esami ematochimici all’ingresso: LDH 729, CEA nella norma.
RMN rachide dorsale-lombosacrale mdc: A livello del segmento dorsale plurime lesioni di natura ripetitiva. In particolare, si riconosce lesione secondaria a livello di D4 responsabile di frattura patologica, con coinvolgimento del corpo vertebrale, interessamento della corticale posteriore e millimetrica estensione in sede paramediana destra, a livello endocanalare, con impronta sulla superficie anteriore del sacco durale e parziale riduzione della colonna liquorale perimidollare anteriore. Ulteriore lesione con caratteristiche destruenti si apprezza a livello di DI 1, meno estese a D9, D5 e D7. Lesione destruente in corrispondenza di LI che coinvolge lo spazio peridurale in sede laterale sinistra, determinando modesta impronta sulla superficie laterale del sacco durale.

Ulteriore importante lesione di L3 ove appare coinvolto tutto il corpo vertebrale e ove è riconoscibile una deformazione della normale morfologia per presenza di frattura patologica E’ presente distruzione del muro posteriore, con tessuto patologico che aggetta all’interno del canale spinale ove determina netta compressione sulla superficie anteriore dei sacco durale.
Ulteriori lesioni si riconoscono a livello di L2 in corrispondenza della porzione posteriore laterale destra del corpo vertebrale, con distruzione della corticale ed estensione del tessuto ripetitivo in sede paravertebrale e in corrispondenza della porzione anteriore e inferiore dal lato sinistro. Lesioni più piccole di L4, S3 ed S5.

Rx torace: Plurime lesioni focali del parenchima polmonare da entrambi i lati la maggiore in sede paramediastinica superiore destra di almeno 2cm di significato evolutivo.
Immagine cardio-mediastinica nei limiti per dimensioni. Non versamento pleurico.
Cedimento di unsoma dorsale prossimale. Esegue agobiopsia lesione focale in IV segmento. Si invia un frustolo in anatomia patologica.

El: Metastasi epatica di adenocarcinoma polmonare con aree di necrosi Immunofenotipo: TTF1 +

30.04.2010 Determinazione mutazione EGFR: mutazione presente.
30.04 al 06.05.10: RT su L1-L3 e D4 per una dose di 20 Gy in 5 frazioni su ciascun focolaio.

PRODOTTI UTILIZZATI CON SUCCESSO.
Citozym, Probiotic P-450, Ergozym Plus.
 
 
 

Esami eseguiti durante e dopo infusione ev di mdc non ionico pet, rivalutazione in paziente con npl polmonare con secondarismi multipli.
.

TC CEREBRALE SENZA E CON CONTRASTO
In data 19-5-2010 si osserva la scomparsa dell’edema in sede temporale destra.
Non riconoscibili, con certezza, lesioni sostitutive secondarie, precedentemente segnalate a livello temporale dx.

TC TORACE SENZA E CON CONTRASTO
In confronto alle precedenti diagnosi, si osserva una riduzione volumetrica e numerica delle lesioni sostitutive secondarie a livello parenchimale polmonare. Lievemente ridotta anche la lesione in sede paramediastinica superiore destra, così come è lievemente ridotto l’ispessimento peribronco vascolare, sempre a destra.

TC ADDOME SUPERIORE ED INFERIORE SENZA E CON CONTRASTOAnche a livello epatico si osserva una riduzione delle lesioni sostitutive secondarie. Quella di maggiori dimensioni, nel quarto segmento, presenta diametro massimo attuale di 28 mm (45 mm al precedente controlio).
Permangono alcune minime millimetriche ipodensità in entrambi i lobi di verosimile significato sostitutivo.
Non altre lesioni coinvolgenti i restanti organi addominali. Non Ascite.

Molte delle lesioni sostitutive a livello osseo, specie quelle vertebrali, sono ridotte di dimensioni e parzialmente ricalcificate, come per presenza di fenomeni ossei riparativi.

Carcinoma renale IV° stadio con metastasi polmonari

FONDAZIONE IRCCS
FONDAZIONE IRCCSISTITUTO NAZIONALE DEI TUMORI

22/06/2011 Circostanze, motivo del ricovero:
NEOPLASIA RENALE SINISTRA CON SOSPETTI SECONDARISMI LINFONODALI.

Diagnosi che hanno richiesto specifici trattamenti:
Carcinoma renale con prevalenti aspetti a cellule fusate (“sarcomatoide”) grado IV° sec. Fuhrman e foci di differenziazione a cellule chiare con estese aree di necrosi infiltrante la capsula renale, il tessuto adiposo perirenale e il seno renale. Presenza di angio invasione peritumorale e di trombosi venosa nei vasi dell’ilo. Metastasi di carcinoma renale a sei linfonodi regionali (1 metastasi di tipo massivo con estensione perilinfonodale, 4 submassive, 4 con estensione perilinfonodale, 1 di tipo parziale). Restanti linfonodi indenni (6+/18). Surrene e tessuto muscolare striato indenni da neoplasia. Margini sui vasi e sull’uretere indenni da neoplasia.

23/06/2011 Procedure eseguite durante il ricovero:
NEFRECTOMIA RADICALE SINISTRA, LINFOADENECTOMIA RETROPERITONEALE SINISTRA.

Programma: in considerazione dell’istologico alto grado con malattia linfonodale si invia al collega oncologo per valutare opportunità di una terapia adiuvante.

12/07/2011 Per la volontà della paziente si segue una terapia alternativa con utilizzo dei prodotti Citozeatec.

IN UTILIZZO:
Citozym, Propulzym, Ergozym Plus.

HUMANITAS GAVAZZENI
UNITA’OPERATIVA DI CHIRURGIA TORACICA
Responsabile: Dott. ADRIANO RIZZI

Data inizio ricovero: 19/09/2011.
Data fine ricovero: 24/09/2011.

Sintesi anamnestico-clinica e condizioni del paziente all’ingresso:
non fumatore; pregressi interventi di tonsillectomia e per fratture multiple al polso destro;
2007 e 2009: pericardite virale trattata in cardiologia;
2011: nefrectomia radicale sinistra per carcinoma renale prevalentemente sarcomatoide G4 (intervento eseguito presso INT Milano). Nel corso degli accertamenti urologici, evidenza TC torace di noduli polmonari bilaterali (2 a destra e 1 a sinistra). Ad un controllo successivo, aumento dimensionale dei noduli. Viene ricoverato per completamento accertamenti e diagnosi chirurgica.

Accertamenti significativi eseguiti prima del trattamento: nel corso del ricovero ha eseguito TC torace dove sembrano pressoché scomparsi i noduli a destra mentre e aumentato di volume il nodulo sinistro; spirometria ed ega nella norma.

Diagnosi di ingresso e motivo del ricovero: Noduli polmonari bilaterali in pregressa neoplasia renale.

Trattamento (data e sintesi procedure diagnostiche e terapeutiche eseguite):
21/09/11: Resezione polmonare atipica di nodulo polmonare del lobo inferiore sinistro in VATS. Non complicanze durante la procedura chirurgica. Esame al congelatore: nodulo
sospetto neoplastico da definire su sezioni stabili.

Decorso (complicanze. accertamenti consulenze e, terapie significative effettuatesi durante il ricovero, condizioni cliniche del paziente a dimissione)regolare.
Rx torace ed esami ematici alla dimissione nella norma. Ferite ben consolidate. Buon controllo del dolore.

Esame istologico (o eventuali istruzioni per il ritiro). Non è ancora pervenuto. Il paziente è atteso il giorno 30/09/11 alle ore 09:30 presso l’ambulatorio B20 (piano terra) per il ritiro del referto, previa conferma telefonica il giorno precedente, allo 03*-****** (sig.ra #||||#) oppure allo 035-******.
Il paziente dovrà recarsi presso il CUP per l’accettazione (ritirando il biglietto lettera F) con la presente lettera di dimissione.

Terapia consigliata alla dimissione* ed eventuali raccomandazioni: paracetamolo + codeina 500 mg + 30 mg 1 cp x 3 al giorno per 10 giorni e quindi a scalare secondo il dolore; ibuprofene 600 mg | cp se persiste il dolore (massimo due volte al giorno); adeguata protezione gastrica con IPP; la medicazione delle ferite e l’eventuale rimozione punti potrà essere eseguita presso il nostro ambulatorio in occasione della consegna dell’esame istologico (in alternativa, presso il medico curante a distanza di 7-10 giorni dalla dimissione).

Conclusioni cliniche: nodulo polmonare sinistro rimosso chirurgicamente a scopo diagnostico.

Controlli consigliati: fra circa 1 mese, salvo complicazioni, munito di radiografia del torace in duplice proiezione, previo appuntamento telefonico allo 03*-******. Il controllo torace potrà essere eseguito anche presso il centro oncologico di riferimento.
Programmare rivalutazione oncologica non appena disponibile l’esame istologico.

UNITA’ OPERATIVA DI ANATOMIA PATOLOGICA
Responsabile: Prof. Massimo Roncalli DESTINATARIO: Cliniche
Data referto 03-10-2011
Gavazzeni Chirurgia Toracica Dott. Rizzi

MATERIALE INVIATO: Nodulo polmone sinistro, asportazione riferita pregressa nefrectomia per carcinoma renale con componente sarcomatoide.

REPERTO MACROSCOPICO: Frammento di parenchima polmone è di cm. 6x2x2,5, già sezionato in corrispondenza di nodulo grigiastro, di aspetto gelatinoso, di cm. 0,6 di asse maggiore. Eseguito esame intraoperatorio.

DIAGNOSI: Localizzazione polmonare di carcinoma scarsamente differenziato con flogosi cronica intra e peritumorale. Il reperto morfofenotipico non esclude una primitività dalla malattia in anamnesi.

Immunofenotipo: CKpool+ debole, Vimentina+, CDI0+, PNRA-, TTFI-, S100-, HMB45-, MelanA-.

Esame estemporaneo: Localizzazione polmonare di proliferazione epitelioide costituita da cellule ad ampio citoplasma altamente sospetta per malignità’. Lesione da definirsi ulteriormente con tipizzazione immunocitochimica al definitivo (SM).

Luglio 2013.

TESTIMONIANZA

Pesaro 09/07/2018.

Mi chiamo Davide T.
Anamnesi: carcinoma renale IV° stadio con metastasi polmonare.

Porto la mia testimonianza relativa alla patologia che mi ha condotto alla nefrectomia radicale sinistra, linfoadenectomia retroperitoneale sinistra e resezione polmonare atipica di nodo polmonare del lobo inferiore sinistro.
I primi sintomi della malattia hanno cominciato a manifestarsi i primi mesi dell’anno 2011, con febbricola crescente, smagrimento e perdita di peso. Le analisi del sangue, più volte ripetute manifestavano emocromo alterato, VES altissima.
A maggio l’ecografia eseguita evidenziava l’esistenza di un grosso nodulo (processo espansivo meso polare inferiore renale sinistro a sviluppo parzialmente extra capsulare del diam. maggiore di circa 86 mm).
Dopo aver consultato vari urologi, ho accettato di farmi operare dal dott. Catanzaro, presso l’Istituto dei Tumori di Milano, previa visita eseguita i primi di Giugno.
L’operazione eseguita il 23/06/2011 è consistita nella nefrectomia radicale sinistra con anche linfoadenectomia retroperitoneale sinistra. Il referto oncologico, derivante dall’esame istologico, confermava la sospetta malignità del nodulo specificando che trattavasi di carcinoma renale “sarcomatoide” grado IV°.
Un insigne oncologo, dopo visita a Milano in data 12/07/2011, consigliava caldamente e con insistenza di inserirmi nel protocollo di farmaco sperimentale, previa accettazione e firma di adesione. Dopo una prima accettazione, ho deciso di non dar seguito all’iter di somministrazione del farmaco sperimentale, per dedicarmi interamente ad una via alternativa, non invasiva consistente nell’ utilizzo di prodotti di  Citozeatec, di cui ero venuto a conoscenza da alcuni amici, che ne avevano tratto enormi benefici.

La posologia iniziale consisteva in : 6 cucchiai di Citozym, 1 Stick di Propulzym, 1 stick di Ergozym Plus.

Il primo controllo di follow up, post operatorio, effettuato nella seconda metà di Agosto, attraverso la Tac denotava l’esistenza di 3 piccoli noduli polmonari bilaterali, sospette metastasi.
Dopo visita oncologica presso l’unità di Arezzo, presso un noto oncologo, si decideva di intervenire chirurgicamente per l’asportazione di detti noduli presso l’unita operativa di chirurgia toracica della clinica Humanitas Gavazzeni di Bergamo, diretta all’epoca dal professor Adriano Rizzi.
In occasione dei controlli pre operatori, la risultanza della Tac evidenziava a sorpresa che i noduli di destra risultavano pressoché scomparsi, decidendo di conseguenza di asportare il solo nodulo di sinistra mediante procedura VATS, di cui si allega referto istologico confermante la presunta natura sarcomatoide del nodulo.
Anche dopo l’operazione ho continuato a prendere Citozym quotidianamente senza interruzioni, seguendo sempre la medesima posologia. Tutti i successivi follow up oncologici, effettuati ogni 6 mesi, da Settembre 2011 a tutt’oggi (Luglio 2018) non hanno evidenziato riprese della malattia neoplastica/tumorale. Nella speranza che questa mia testimonianza possa offrire un piccolo contributo, a chi come me e la mia famiglia deve fare scelte di vita che diventano veramente complesse.
Autorizzo la visione del presente documento alle persone che ne fanno richiesta per studi e ricerche, nonché l’inserimento nelle “testimonianze” del sito ufficiale di Citozeatec. Ringrazio il Sig. Pasquale Ferorelli per le sue fondamentali scoperte e i collaboratori di Citozeatec per i prodotti Biodinamici per me fondamentali.

A disposizione. D…T…To…..davide@gmail.com

Carcinoma Polmonare
(caso clinico)

Lettera di dimissione, 21/05/2010.

Paziente (43 anni), non fumatrice, diagnosi di adenocarcinoma polmonare (IV stadio) con metastasi epatiche, cerebrali e ossee.

Lettera di dimissione, 21/05/2010.

Febbraio 2010

  • Lesioni multiple polmonari (principale: 25 mm);
  • Adenopatie mediastiniche (< 1 cm);
  • Adenopatia ilare destra (18 mm);
  • Lesioni osteolitiche L3 e L2;
  • Nodulo al collo (4 mm).
Lettera di dimissione, 21/05/2010.

Dal 9 al 12 Aprile 2010

Nuovo ricovero per rivalutazione di malattia con evidenza di:

  • incremento dimensionale delle lesioni polmonari;
  • Incremento numerico delle lesioni mediastiniche;
  • Incremento delle lesioni epatiche;

Inoltre si evidenzia la comparsa di:

  • due nuove lesioni cerebrali (21 e 6 mm);
  • lesioni ossee a carico di D6, DI2, L1 con iniziale estensione sia endocanalare sia nei tessuti molli perirachidei della doccia costo- vertebrale, L2 con effetti compressivi sul sacco.
Lettera di dimissione, 21/05/2010.

Dal 26 Aprile 2010

  • Valutazione RMN della compressione midollare epidurale;
  • Plurime lesioni di natura ripetitiva a livello del segmento dorsale;
  • Si riconoscono lesioni secondarie a livello di D4 responsabile di frattura patologica con coinvolgimento del corpo vertebrale;
  • Interessamento della corticale posteriore e millimetrica estensione in sede paramediana destra a livello endocanalare con impronta sulla superficie anteriore del sacco durale e parziale riduzione della colonna liquorale perimidollare anteriore;
  • Ulteriore lesione con caratteristiche destruenti si apprezza a livello di D1, meno estese a D9, D5 e D7.

Lettera di dimissione, 21/05/2010.

Dal 27 Aprile al 5 Maggio 2010

  • Lesione destruente in corrispondenza di L1 che coinvolge lo spazio peridurale in sede laterale sinistra determinando modesta impronta sulla superficie laterale del sacco durale;
  • Ulteriore importante lesione di L3 ove appare coinvolto tutto il corpo vertebrale e ove è riconoscibile una deformazione della normale morfologia per presenza di frattura patologica;
  • E’ presente distruzione del muro posteriore con tessuto patologico che aggetta all’interno del canale spinale ove determina netta compressione sulla superficie anteriore del sacco durale;
  • Ulteriori lesioni si riconoscono a livello di L2 in corrispondenza della porzione posteriore laterale destra del corpo vertebrale con distruzione della corticale ed estensione del tessuto ripetitivo in sede paravertebrale e in corrispondenza della porzione anteriore e inferiore dal lato sinistro;
  • Lesioni più piccole di L4, S3 ed S5;
  • Plurime lesioni focali del parenchima polmonare da entrambi i lati la maggiore in sede paramediastinica superiore destra di almeno 2cm di significato evolutivo;
  • Cedimento di un soma dorsale prossimale.
Lettera di dimissione, 21/05/2010.

La paziente decide di seguire come terapia alternativa quella proposta da Citozeatec, secondo protocollo allegato.

12/07/2010.

Luglio 2010:
Evidenti risultati dopo il Protocollo Citozeatec.
TESTA: non riconoscibili lesioni precedentemente segnalate.
TORACE: riduzione volumetrica e numerica lesioni a livello polmonare.
ADDOME: riduzione lesioni epatiche; quella di maggiori dimensioni presenta diametro attuale di 28 mm (45 mm al precedente controllo).

Carcinoma Polmonare
(ricerca)

Ricerca della potenziale azione del Texidrofolico sulla regressione del tumore polmonare
e valutazione sulla qualità della vita del paziente.

Ricerca a cura del Prof. Simone Beninati

Laboratorio di Citologia, Istologia e Oncologia Sperimentale
Dipartimento di Biologia
Università di Roma Tor Vergata

BACKGROUND:

Il Texidrofolico (Citozeatec) è un integratore alimentare ricco di acido folico, vitamina B5 e B9 e ha una spiccata attività antiproliferativa; l’incorporazione dei suoi componenti nella cellula determina variazione dell’attività mitocondriale incidendo sull’attività della catena respiratoria.

PROGETTO SPERIMENTALE:

L’azione del Texidrofolico è stata valutata su una coorte di 30 pazienti presentanti Carcinoma Polmonare.

  • Gruppo Controllo (CTRL): 30 pazienti non trattati con Texidrofolico;
  • Gruppo Sperimentale: 30 pazienti trattati con Texidrofolico in accordo con il protocollo suggerito da Citozeatec.

Gli endpoint erano focalizzati sulla valutazione della tossicità del trattamento, della sopravvivenza generale e libera da progressione e in particolare l’impatto sui sintomi tipici (anoressia, debolezza, tosse, dispnea, emottisi, dolore) e sulla qualità della vita del paziente.

Figura 1.

RISULTATI:

Figura 1: Qualità della vita dei pazienti non trattati (durata 60 giorni).
Evidenti gli elementi che rendono peggiore la qualità della vita, in particolare l’emottisi, la debolezza e la dispnea.

Figura 2.

RISULTATI:

Qualità della vita dei pazienti trattati con Texidrofolico (Durata 60 giorni).
Si notano miglioramenti della qualità della vita, in particolare l’emottisi migliorata, la debolezza, il dolore e la dispnea ridotte.

CONCLUSIONI:
Il trattamento con Texidrofolico di Citozeatec, in pazienti portatori di carcinoma polmonare non a piccole cellule, migliora notevolmente la qualità della vita dei pazienti.
I dati sperimentali hanno dimostrato che, la terapia con Texidrofolico, migliora tutti i sintomi classici della malattia, in particolar modo la debolezza, la tosse, la dispnea e l’emottisi.
Il Texidrofolico di Citozeatec rappresenta un importante alleato nella terapia integrata del carcinoma polmonare non a piccole cellule.

Incidente in moto

23 agosto 2018: incidente stradale in moto.
Gravi lesioni alla schiena, bacino, dolori diffusi e articolari con giramenti di testa.

Trattamento:

  • Detersione della lesione con Citozym puro ed applicazione di bende imbevute con il prodotto;
  • 20 ml di Citozym al mattino;
  • 1 stick di Probiotic P-450 a colazione;
  • 20 ml di Citozym alla sera dopo cena.
Situazione iniziale.
Dopo 3 giorni di trattamento.
Dopo 8 giorni di trattamento.
Dopo 10 giorni di trattamento.

Gangrena Vitalizzata

Donna (104 anni).

Caso seguito da: Dott. Savino Marroccoli (Medico Chirurgo).
Signora ultra centenaria con uno stato di grave ipossia delle dita del piede e mummificazione.
Il sangue svolge la funzione di apportare tutte le sostanze (ossigeno compreso) e di rimuovere l’anidride carbonica, cataboliti, elementi tossici ecc.

16 dicembre 2020.

Inizio trattamento:

  • 10 ml di Citozym al mattino prima di colazione;
  • 1 stick di Citovigor al mattino a colazione;
  • 10 ml di Citozym prima di cena.

Dopo la fase iniziale si continua il trattamento:

  • 10 ml di Citozym al mattino prima di colazione;
  • 1 stick di Citovigor al mattino a colazione;
  • 10 ml di Citozym prima di cena.

Il punto chiave del sistema vascolare è il circuito capillare, nel quale avvengono gli scambi tra il sangue e le cellule dei tessuti.
Il sangue tende a coagulare all’interno dei vasi, ma la circolazione nei tessuti alterati è ulteriormente frenata da altri fenomeni: lesioni (perdita di continuità) delle lamine protettrici che rivestono i capillari, cioè dell’endotelio vascolare; una maggiore adesività dei leucociti e delle piastrine alla parete del vaso; macromolecole che aumentano l’aggregazione delle piastrine; effetto pro coagulante prodotto da sostanze libere da cellule morte, lesioni che possono degenerare in neoplasie, tromboflebite, ecc…

Dalla distruzione delle cellule si creano infezioni di ogni genere, condizione che deve essere assolutamente risolta, in caso contrario si assisterà alla trasformazione delle cellule dallo stato aerobico a quello anaerobico e di conseguenza la morte dei tessuti.

 

LA SOLUZIONE E’ NEI PRODOTTI BIOENZIMATICI.

26 dicembre 2020.

Si prosegue il trattamento con:

  • 20 ml di Citozym sciolti in un bicchiere di acqua al mattino prima di colazione;
  • 1 stick di Citovigor al mattino a colazione;
  • 1 stick di Probiotic P-450 alle ore 11;
  • 20 ml di Citozym sciolti in un bicchiere di acqua dopo cena.
2 gennaio 2021.

Nella sintesi proteica il ruolo centrale lo assolvono le molecole del tRNA alle quali si legano gli amminoacidi prima di subire la polimerizzazione a polipetidi. L’ancoraggio tramite i rispettivi gruppi carbossile attiva gli amminoacidi i quali formano spontaneamente i legami peptidici dando luogo ai polipeptidi.

Gli enzimi lisosomiali digeriscono la cancrena per lasciare lo spazio alla nuove Cellule di evolversi.

30 gennaio 2021.

Trattamento dal 31° al 120° giorno:

  • 1 stick di Citovigor al mattino a colazione;
  • 1 stick di Probiotic P-450 alle ore 11;
  • 60 ml di Citozym con 1 stick di Propulzym sciolti in mezzo litro di acqua da bere a sorsi nell’arco della giornata (8-21).
Inizio rigenerazione dei tessuti.

Gli amminoacidi liberi non sono in grado di sommarsi direttamente alla catena di accrescimento dei polipeptidi. A determinare dove verrà aggiunto l’amminoacido, nel corso della sintesi della proteina, è solamente la molecola del tRNA, non l’amminoacido ad essa legato. Uno speciale insieme di enzimi, detti amminoacil-tRNA-sintetasi, provvede ad accoppiare gli amminoacidi con le rispettive molecole di tRNA. Per ogni amminoacido esiste una sintetasi diversa, una lega la glicina al tRNA, un’altra lega l’alanina al tRNA e così via. La reazione di accoppiamento si verifica in due tempi, risolvendosi nella creazione di una molecola di amminoacil-tRNA.

In progresso la trasformazione dei tessuti da gangrena verso le nuove cellule.

Negli eucarioti, il DNA si complessa all’interno del nucleo in strutture chiamate cromosomi. All’interno dei cromosomi, le proteine della cromatina come gli istoni, le coesine e le condensine, organizzano il DNA e lo avvolgono in strutture ordinate.
Queste strutture guidano l’interazione tra il codice genetico e le proteine responsabili della trascrizione, contribuendo al controllo della trascrizione genica.

17 febbraio 2021.

Le coesine e le condensine organizzano il DNA e lo avvolgono in strutture ordinate. Nella foto del 17 febbraio 2021 (foto sopra), l’alluce del piede è stato completamente rigenerato, mentre la pianta del piede mostra omogeneità dei tessuti con completa rigenerazione della pelle.

Miglioramento progressivo, le algie sono praticamente scomparse, l’alluce si è rigenerato e la pianta del piede mostra omogeneità dei tessuti.

Le cellule vecchie lasciano spazio a quelle nuove.
8 aprile 2021.

Come si evince dalla foto dell’8 aprile 2021 vi è la ricrescita delle unghie, la scomparsa delle infezioni della gangrena.

8 aprile 2021.

Il colore rosa della pelle (foto dell’8 aprile 2021), indica la rigenerazione dei tessuti.

14 giugno 2021.
10 luglio 2021.
10 luglio 2021.

Il colore rosa della pelle (foto dell’8 aprile 2021), indica la rigenerazione dei tessuti.

Questo tipo di rigenerazione dei tessuti mostra la capacità degli enzimi di rinnovare non solo i tessuti localizzati della cancrena ma migliorare la qualità di vita anche a livello psichico. Tutto ciò porta ad una maggiore sopravvivenza. Gli enzimi quindi sono le prime macchine molecolari che in silenzio sintetizzano tutto ciò che è bene per la cellula.

16 dicembre 2020 - 27 luglio 2021.

Incidente in bici

Caso seguito dalla Dr.ssa. Mariapia Pandolfo (medico chirurgo), che da oltre 10 anni utilizza con successo la terapia complementare enzimatica (TCE). 
La Dr.ssa Mariapia Pandolfo è Specialista in Ginecologia ed Ostetricia ,Esperta in Nascita naturale, a domicilio, in acqua e VBAC Omeopata, esperta in Medicina Integrata e Bioenergetica.
Riceve a :
Palermo, Via Quintino Sella 62.
Faenza, c/o Biostudio Jonas, via Cittadini 15 / 1.
Basilicagoiano (PR), c/o Studio Filo, via Parma 70/ter A.
Riccione, c/o Biostudio, via Reno 12.
Milano, c/o Spazio Altea , via Piacenza 22 A.
Roma, c/o Naturaliter, via Lucio Sestio 16/b.

Il 17 luglio 2019, Gabriele, che vive a Rotterdam (Olanda), cade dalla bicicletta. Sbatte la parte destra del viso e si abrade spalle, braccia e mani.

Foto di Gabriele dopo essere stato medicato in Pronto Soccorso.

Raggiunto un Pronto Soccorso a poca distanza dove lo medicano e lo mandano a casa.
Arrivato a casa apre la fasciatura e si rende conto che hanno lasciato la ferita sporca di terra e sangue, applicando sopra una garza medicata di fitostimoline.
Queste garze sono nocive, in quanto ogni volta che vengono rimosse strappano i tessuti in via di cicatrizzazione, e di conseguenza il processo di guarigione deve ricominciare da zero, lasciando cicatrici indelebili.

Foto di Gabriele dopo la rimozione delle garze.

Dopo aver pulito la ferita, Gabriele ha cominciato subito ad applicare Citozym oralmente e localmente, coprendo con garze sterili.

Risultato della terapia, dopo appena due giorni dall’incidente.

Traumi: Cicatrizzazione sutura con Citozym

Giuseppe Ravasio, anni 68.
Sutura estensore tra falange e falangina del secondo dito mano destra al 06-09-2020.
Accedeva al Pronto Soccorso con mezzi propri, per incidente domestico. Si sutura direttamente in Pronto Soccorso e poi viene rinviato al medico curante. Nel caso di qualche complicazione avrebbe dovuto ripresentarsi in Pronto Soccorso il giorno dopo.

Foto della ferita del signor Giuseppe Ravasio.

Si consigliava di togliere i punti dopo 7 giorni e vengono tolti il giorno 14 settembre 2020.
Il dito doveva rimanere fasciato per altri 2/3 giorni.
Dopo altri 4 giorni, il 22-09-20, va in ambulatorio perché la ferita si è riaperta.

Abbiamo consigliato un impacco continuativo con Citozym, tutti i giorni per una settimana, insieme ad un uso orale di:

  • 20 ml di Citozym al mattino;
  • 20 ml di Citozym alla sera prima di coricarsi;
  • 1 stick di Ergozym Plus a colazione.
Foto del 23/09/2020.

Il prodotto è stato messo direttamente sulla pelle e sulla ferita allo scopo:

  • di ammorbidire la parte che sembrava secca e in procinto di staccarsi;
  • di cicatrizzare la ferita che si presentava aperta.

È stato consigliato di tenere l’impacco tutto il giorno, la zona era protetta con garze anch’esse imbevute di Citozym.

Foto del 25/09/2020.

Dopo altri DUE GIORNI:

Abbiamo consigliato al paziente di tenere IMMOBILE il dito. per permettere alla pelle di ricucirsi a dovere.

Foto del 27/09/2020.
Foto del 29/09/20 .
Foto del 10/10/2020.

Abbiamo continuato ad applicare il prodotto sulla pelle ricucita.
Sopra al Citozym è stato applicato un bendaggio con il Taping Neuromuscolare, al fine di agevolare la flessione senza forzare troppo sulla pelle.
L’applicazione del Taping Neuromuscolare sopra al Citozym si presta molto bene, in quanto funge da “collante”.

Foto del 30/10/2020 - La pelle era completamente ricucita e si poteva fare riabilitazione.

Continuando sempre col trattamento per via topica con Citozym applicato direttamente sulla zona interessata, insieme ad un bendaggio con il Taping Neuromuscolare.

Insieme ad un uso orale con:

  • 20 ml di Citozym al mattino;
  • 20 ml di Citozym alla sera prima di coricarsi;
  • 1 stick di Ergozym Plus a colazione.

Con estremo piacere abbiamo constatato l’assoluta efficacia, con entusiasmo da parte del paziente e dei medici che collaborano con noi in Ambulatorio.

Tutto ciò a testimonianza della potenza di rigenerazione cellulare coadiuvata dall’attività di Citozym.

Dott.ssa Annamaria Mangili e Pietro Carlo Ferri – Terapeuti
InCorpoMente® – Ambulatorio di Fisioterapia

Via S.ta Giulia, 2a – 24040  Bonate Sotto (BG)
info@incorpomente.it

Il dito è completamente guarito, senza nessun segno evidente e cicatrice della sutura.

Melanoma

Medico curante Dott. Manfred Doepp.

Melanoma cupoliforme recidivante tibiale con coinvolgimento di ossa, fegato, reni, muscolo tibiale anteriore.

Foto 1 del 31-10-2019.

Si inizia il trattamento con:

  • Citozym;
  • Ergozym Plus;
  • Probiotic P-450.
Foto 2 del 31-10-2019.
Foto 3 del 02-11-2019.
Foto del 06-11-2019 - Notevole riduzione delle algie con miglioramento cutaneo.
Foto del 18-11-2019.
Foto 18 -12 - 2019.
Foto del 31/10/2019 - Foto del 18/12/2019.
Il Melanoma risulta completamente sconfitto ed i tessuti risultano “restitutio ad integrum”.

Psoriasi

Caso clinico 1: Donna rumena (caso trattato in Romania) con grave psoriasi, dolore e prurito esacerbati.

PRIMA e DOPO.
PRIMA e DOPO.

Caso clinico 2: Uomo con grave psoriasi e cute desquamata.

PRIMA e DOPO.
PRIMA e DOPO.
PRIMA e DOPO.

Caso clinico 3: Uomo con grave psoriasi e cute desquamata.

Mano destra, stato iniziale.
Come si evince dalle foto, le cellule connettivali della mano hanno perso la funzionalità enzimatica.
Mano destra, durante il trattamento.
Come si può notare dai tessuti morti in superficie, gli enzimi attivano la funzionalità: delle papille dermiche, i corpuscoli di Meissner (sensibilità tattile), corpuscoli di Krause (sensibilità termica del freddo), nell'ipoderma i corpuscoli di Valter-Pacini (sensibilità tattile e pressoria profonda) ed i corpuscoli di Ruffini (sensibilità termica del caldo).
Mano destra, dopo il trattamento
Polso destro, stato iniziale.
Polso destro, durante il trattamento.
Polso destro, dopo il trattamento.
Mano sinistra, stato iniziale.
Mano sinistra, durante il trattamento.
Mano sinistra, dopo il trattamento.
Schiena, durante il trattamento.
Schiena, dopo il trattamento.

Protocolli relativi ai casi di psoriasi:
Psoriasi
Psoriasi e Alopecia

Trauma al gluteo con osteite e formazione di piaga

Caso seguito dal Dr. Carlo Alberto Zaccagna (Ambulatorio Moncalieri, TO).

Uomo (52 anni), portatore di handicap motorio agli arti inferiori a seguito di incidente.

16 agosto 2012: rimane vittima di trauma da caduta con forte contusione in regione ischiatica destra e successiva comparsa di ematoma di medio grado, pur senza apparente lesione cutanea.

23 agosto: iniziano a manifestarsi 2 piaghe nel punto dell’ematoma e dove preesisteva un’escoriazione da sfregamento, di forma tondeggiante e tumefatta, di colore grigio-nero, evidente soprattutto sui lati.

Foto iniziale delle 2 piaghe.

25 agosto: si verifica un peggioramento di entrambe le piaghe.

27 agosto: la situazione è peggiorata con fuoriuscita di materiale verdastro e maleodorante.

28 agosto: le piaghe sono confluite in un’unica lesione.

Piaga formatasi al 28 agosto 2012.

La visita vulnologica suggerisce una profonda toilette chirurgica della lesione, essendo valido il sospetto di una osteomielite in regione ischiatica destra.

Dopo 2 settimane, il paziente ha preferito soprassedere all’intervento e automedicarsi a domicilio con applicazioni quotidiane di Citozym puro (direttamente dentro la lesione) e con assunzione orale di Citozym e Propulzym (70 ml + 10 ml).

Settembre 2012: la ferita si sta lentamente superficializzando.
Ottobre 2012: la ferita si è superficializzata, con valida produzione di tessuto di granulazione.

Le medicazioni sono proseguite con tale metodo fino a tutto il mese di agosto 2013.
Dato il forte restringimento della ferita e la sua quasi totale superficializzazione, dal mese di settembre, le medicazioni sono state ridotte; le medicazioni con Citozym in loco sono invece proseguite.

Inizio ottobre 2013: la ferita è prossima alla guarigione.

22 ottobre 2013: la ferita può considerarsi completamente guarita.

 

Ustione in raffineria

15 luglio 2011: uomo (45 anni) veniva investito in raffineria da olio idraulico ad alta temperatura.
L’area cutanea colpita era interessata da fenomeni di carbonizzazione e distruzione dei recettori nervosi (ustione di IlI grado).
Danneggiamento dell’epidermide, del derma e del sottocute.

Il paziente, che rifiutava il trattamento antibiotico a causa di allergie e intolleranze ai farmaci, ha scelto il trattamento Citozeatec:

  • 60 ml di Citozym al giorno;
  • 1 stick di Ergozym Plus al mattino;
  • 1 stick di Probiotic P-450;
  • Applicazione di Citozym sulla lesione e copertura con garza imbevuta del prodotto.
30 agosto 2011: il paziente ha risposto perfettamente al protocollo;
l'area colpita mostra evidente riepitelizzazione.
20 settembre 2011: le profonde lesioni sono praticamente risolte con il solo trattamento Citozeatec.

Ustione in moto

Caso seguito dalla Dr.ssa Lorenzina Bullitta (Immunoematologa, Ospedale di Ozieri, SS).

La paziente (14 anni) presentava una ustione profonda al polpaccio destro, con dolore e prurito, procurata dal contatto con il tubo di scappamento della moto.

Fase iniziale.
7° giorno dopo il trattamento.
10° giorno dopo il trattamento.
15° giorno dopo il trattamento.

La Dr.ssa Bullitta riferisce di essere molto stupita dal grado di ossigenazione tissutale e dal fatto che, in origine, la ferita era infetta con presenza di escare.

Necrosi da malattia autoimmune

Uomo (40 anni) soffriva da tempo di ipotermia alle mani nella stagione invernale.
Presentava parestesie importanti e necrosi alle dita della mano destra.
Il paziente inizia la terapia con applicazione locale di Citozym.

Fase iniziale.

In seguito, all’applicazione locale, si associa terapia orale con Citozym ed Ergozym.

Durante il trattamento locale con Citozym puro ed Ergozym.

Si prosegue con la terapia orale mentre il Citozym locale è sostituito con crema Dermozym.
Si assiste a un netto miglioramento delle condizioni.

Piede diabetico

Caso seguito dal Dr. Paolo Rossaro (Polverara, PD).

Donna diabetica, nessun’altra patologia segnalata.
Inizio con trauma calcaneare a seguito di calzature non conforme.

Presenta inizialmente una bolla, la quale, trattata con metodi tradizionali, degenera in ulcera e, poi, in “piede diabetico”.

Arriva all’osservazione già con grave necrosi.

Fase iniziale - 6 giugno 2010.

Detersione delle ferite con Citozym per tutto il tempo nel quale la ferita è stata aperta.

Assunzione di Citozym in quantità variabile, partendo da 3 cucchiai fino a 70 ml sciolti in mezzo litro di acqua con 1 stick di Propulzym, da bere a sorsi durante la giornata.

Durante il trattamento - 2 luglio 2010.

La paziente mostra una rapida ripresa nei primi 3 mesi arrivando ad una “restitutio ad integrum” della zona coinvolta.

* Si noti la ricostruzione di tessuto muscolare pari e/o superiore ai 3 cm di spessore.

Durante il trattamento - 9 luglio 2012.

La paziente mostra una rapida ripresa nei primi 3 mesi, arrivando ad una “restitutio ad integrum” della zona coinvolta.
Si noti la ricostruzione di tessuto muscolare pari e/o superiore ai 3 cm di spessore.

Dopo 3 mesi di trattamento - 2 settembre 2013.
18 novembre 2013.
Situazione al 18 febbraio 2014.

Linfedema

Donna anziana con linfedema pregresso, non curato da anni.

Il paziente decide di seguire il protocollo Citozeatec.

Situazione iniziale.
Dopo 15 giorni di trattamento (foto a sinistra) e dopo 1 mese di trattamento (foto a destra).
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